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In occasione di uno studio
necessario alla redazione per la voce “Bacini” per
l’Enciclopedia dell’Arte Medievale, la prof.ssa Angiola Maria
Romanini (1) mi commissionò una serie di riprese da effettuare
per evidenziare alcuni dettagli del paramento del campanile
della Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. In
particolare era necessario documentare la decorazione
architettonica con l'inserimento di elementi in ceramica
smaltata con raffigurazioni zoomorfe.
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La chiesa si trova a poco meno di 1
km ad est del Laterano, sulle Mura Aureliane. Fu ricavata dal
Palazzo Sessoriano, che risaliva al III secolo e che era stato
la dimora degli ultimi imperatori. Una sala di questo palazzo fu
adattata nel 350 a chiesa. Nel corso dei secoli la chiesa ha
subito numerosi restauri e modifiche fino al drastico
cambiamento del XII secolo, quando venne trasformata in stile
romanico, con la divisione in tre navate, l'aggiunta del
campanile e del portico. Le variazioni in stile barocco
risalgono invece al Settecento, sotto il pontificato di
Benedetto XIV.
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Il campanile costituisce un resto
pressoché intatto della costruzione romanica di Lucio II. Esso è
tutto in mattoni con largo impiego di materiale di spoglio, di
forma quasi quadrata e si erge per otto piani. Di essi tuttavia
si distinguono soltanto gli ultimi quattro (i quattro inferiori
sono inglobati nel monastero), aperti a doppie monofore e a
bifore su colonne, esternamente decorati da cornici divisorie –
alcune marcapiano, altre minori apparentemente simili a quelle
del campanile di S. Maria Maggiore, dell'epoca di Gregorio IX
(1370-1378) - e da quella culminante a punte di mattone con
denti di pietra bianca allineati; il tetto è quasi piano.
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Alcune monofore sono state murate
da mattoni forse durante i lavori di restauro del 1370.
Completano la decorazione delle pareti scodelle di smalto
monocrome e policrome e due piccole edicole, datate l’una al XII
secolo (quella posta al primo piano, per riparare la una grande
croce patriarcale cosmatesca, realizzata in mosaico e contornata
da lastre marmoree) e l’altra al XIV secolo (quella dell'ultimo
piano).
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Delle campane presenti all'interno
della cella campanaria, due sono opera di Simone e Prospero De
Prosperisda Norcia, ordinate dal cardinale spagnolo Baldassarre
Sandoval nel 1631, mentre la terza campana è del 1957.
Dall'inizio del XII secolo fino al XVI secolo alla chiesa fu
annesso un convento di Certosini. (2)
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Le difficoltà del lavoro
consistevano nella scarsa accessibilità della struttura e per
superare le quali fu necessario utilizzare per le riprese con
banco ottico 4x5", un teleobiettivo Rodenstock Sironar N 300 mm.
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- (1)
docente di Storia dell’Arte Medievale, Università La Sapienza di
Roma
- (2) cfr:
Le Basiliche Patriarcali, S. Croce in Gerusalemme, da
www.medioevo.roma.it